Eccoci quindi arrivati alla fine di questo "viaggio", durante il quale ho arricchito le mie conoscenze sul polarimetro. Questo percorso mi ha permesso di ampliare il mio orizzonte ad altri campi esperienziali: ho imparato a collegare tra loro ambiti che all'apparenza sembravano lontani e a sviluppare la mia curiosità verso il mondo delle "cose" che sono presenti in ogni aspetto della nostra vita. Ho compreso che bisogna saper andare oltre alla semplice definizione di un oggetto: infatti in questo blog sono partita dalla definizione del polarimetro per poi soffermarmi su altri ambiti, come quello del cinema, dei fumetti e del mito.
Ripercorriamo ora insieme le tappe salienti di questo excursus.
Il polarimetro è uno strumento che permette di misurare il potere rotatorio di una soluzione. Dopo averlo brevemente inquadrato dal punto di vista etimologico (si tratta di una parola composta da due termini, polarizzazione e -metro), ho riportato alcune immagini, dove è possibile osservare prima un polarimetro antico, poi un polarimetro elettronico e infine un polarimetro ottico moderno. Si tratta di uno strumento composto in varie parti, formate da materiali diversi come il vetro e la plastica. Il polarimetro può presentare materiali diversi a seconda della tipologia dello strumento o delle scelte dei produttori, di cui ho riportato alcuni marchi. Ad esempio vengono spesso usati i prismi di Nicol, formati dal cristallo di calcite di cui ho realizzato una breve descrizione dal punto di vista chimico.
Ho riportato quindi anche delle immagini della struttura interna dello strumento per poter osservarne meglio i dettagli.
Ho poi cercato di concentrarmi sugli ambiti di applicazione del polarimetro, approfondendo ad esempio la materia in cui trova il suo impiego principale, la chimica; ho poi costruito un albero tassonomico. Attraverso un abbecedario, ho fornito ulteriori collegamenti allo strumento e con una mappa concettuale ne ho illustrato le funzioni.
Mi sono anche soffermata sul principio fisico e sul manuale d'uso, per capirne meglio il funzionamento. Questo aspetto viene poi anche trattato in diverse normative, che regolano vari usi dello strumento.
Ho analizzato anche l'aspetto storico, soffermandomi sia sull'inventore e sul contesto in cui si colloca la "nascita" dello strumento che sull'evoluzione del polarimetro, testimoniata dalla presenza di vari brevetti. Utilizzando Ngram Viewer ho osservato la presenza delle parole "Polarimetro", "Polarimetria", "Polarizzazione" e "Isomeria" in diverse lingue nel corso degli anni. L'evoluzione dei termini e delle "cose" è fondamentale e riguarda tutti noi, come si può notare anche solo nella nostra esperienza personale.
Da un punto di vista più culturale, ho notato come sia possibile collegare il polarimetro al mito della luce, oggetto di varie riflessioni anche filosofiche. Particolarmente importante nell'uso di questo strumento, risulta l'occhio dell'osservatore che ne diventa quasi il simbolo. Il polarimetro compare in diversi libri, soprattutto di carattere scientifico, film, in francobolli e anche in fumetti. Ho trovato particolarmente interessante la correlazione tra il polarimetro e i numeri, non solo quelli che compaiono sullo strumento, ma anche quelli che possiamo collegare alla cultura popolare come i numeri della smorfia napoletana. Infine, ho riportato alcune immagini di pubblicità dove compare lo strumento.